via consolare romana

I romani attribuivano grande importanza al traffico, e soprattutto ai collegamenti stradali. Quindi non c’è da meravigliarsi del fatto che già intorno al 450 a.C standardizzano la costruzione di strade per legge. Ciò ha determinato, tra l’altro, la larghezza della strada 2,45 m sui tratti rettilinei e 4,90 m sui tornanti (successivamente viene introdotta la costruzione di strade larghe tra 4,0 e 6,0 metri, in modo che due carrozze possano incontrarsi), le regole per pavimentazione e diritto di utilizzo terreno privato (servitù).

Secondo l’importanza, le strade romane si dividono in strade pubbliche, laterali, locali e private. Di norma, le strade pubbliche sono costruite il più drittamente possibile, quindi in alcuni punti le piste raggiungono una pendenza del 20%. Ostacoli minori sul percorso pianificato, ad es. le colline, vengono rimossi, si scavano gallerie in colline rocciose più grandi e si costruiscono ponti sui fiumi, per i quali i romani sono veri maestri. Lungo le strade a una distanza di un miglio (mille (doppi) gradini o 1.478,5 metri) si collocano pietre miliari rotonde di due metri costituite da un unico pezzo di pietra. Al centro del Foro è posto il miliare zero d’oro (miliarium aureum), da cui si conta la distanza da Roma.

via Gemina

Con la via Gemina i romani collegano Aquileia con Emona. Il tratto tra Nauportus ed Emona tra il 14 e il 9 a.C edificio XIII. Legione Romana – Legio XIII Gemina.

Secondo i reperti, la strada romana a Vrhniško scende ripidamente da Štampetov most alla fortezza a cinque lati su Hrib, aggira l’attuale chiesa di S. Paolo sul lato sud, in attraversa Hribski potok a sud del ponte odierno e conduce in linea retta a Stara cesta vicino all’ex fucina. Alla chiesa di S. Lenart, i percorsi della romana e della Stara cesta si sovrappongono, quindi la strada prosegue sotto Hrušovca fino a Frtica e più avanti in linea retta fino alla chiesa di S. Giovanni di Log.

Interessante:

Alla fine dell’Impero Romano, vennero costruite 372 strade pubbliche lunghe 80.000 km in tre continenti, dalla Scozia alla Mesopotamia e dall’Atlantico al Mar Rosso.

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